Musica Antica a Magnano: 40 anni di note antiche tra memoria e innovazione
C’è un luogo, al Confine del Canavese, dove ogni estate le pietre medievali risuonano di melodie dimenticate, strumenti storici e voci che riportano in vita un passato musicale sepolto dal tempo. È Musica Antica a Magnano, il festival che da quarant’anni dà voce a repertori antichi in un contesto altrettanto carico di storia. Non è solo un evento, ma un punto d’incontro tra passione, ricerca e condivisione. E quest’anno, nel 2025, celebra i suoi quarant’anni con due serate imperdibili.
Un anniversario speciale: gli eventi del 25 e 26 luglio
Per il suo quarantesimo compleanno, Musica Antica a Magnano propone due appuntamenti intensi e suggestivi: venerdì 25 luglio nella piazza di Magnano e sabato 26 luglio nel suggestivo Ricetto medievale del paese. Entrambi i concerti inizieranno alle ore 21:00.
Il titolo scelto per quest’edizione è Venite amanti a la Liçadra Festa, un invito che richiama l’eco cortese e poetica delle liriche trobadoriche e introduce il programma curato dal gruppo I Trobadores di Assisi, ensemble specializzato nell’esecuzione filologica della musica medievale.
Prima del concerto del 25 luglio, il pubblico sarà accolto da un aperitivo offerto dal festival, un’occasione conviviale per immergersi nell’atmosfera che da sempre caratterizza Musica Antica a Magnano. Dopo il concerto, sarà possibile proseguire la serata con una cena alla Locanda Borgo Antico, un’altra perla del borgo.
I protagonisti: I Trobadores di Assisi
Il cuore musicale di questa edizione batte grazie a I Trobadores di Assisi, ensemble formato da interpreti esperti nel repertorio medievale. Il gruppo propone un viaggio tra le sonorità della lirica cortese, utilizzando strumenti d’epoca come la viella, la ribeca, il dulcimelo a battenti e la piva emiliana, insieme a voci e strumenti a fiato antichi.
Gli artisti coinvolti:
Nicola Di Filippo e Nicholas Iles (voci)
Luigi Vestuto, anche con liuto medievale e arpa gotica
Matilde Becherini (viella e ribeca)
Roxana Elena Brunori e Francesca Austeri (percussioni storiche)
Asia Martoccia (traversiere medievale)
Ricardo Bernardini (flauti, cennamella, tromba da tirarsi)
Luca Ottavi (flauti doppi e piva emiliana)
Un ensemble che non si limita a eseguire, ma rievoca: con rigore e poesia, ogni esibizione è un affresco sonoro capace di trasportare il pubblico in un tempo remoto.
Le origini: da un clavicordo a un sogno condiviso
Il seme di Musica Antica a Magnano fu piantato nel 1982 da Bernard Brauchli, clavicordista svizzero-americano e profondo conoscitore degli strumenti a tastiera antichi. Il suo primo concerto, tenuto sulla tastiera storica dell’organo Bruna nella chiesa parrocchiale, segnò l’inizio di un dialogo intimo e autentico con il pubblico.
Tre anni dopo, un semplice concerto annunciato con un volantino manoscritto attirò centinaia di persone, molto più delle 30-40 previste. Era chiaro: Magnano aveva fame di musica antica.
Nel 1986 nacque ufficialmente il festival, che da allora si è evoluto da appuntamento locale a punto di riferimento internazionale. Negli anni sono stati introdotti corsi estivi, concerti pasquali, capodanni musicali, simposi accademici e momenti di formazione.
Dal 1993 il festival ha ospitato il prestigioso Simposio Internazionale di Clavicordo, con figure come Christopher Hogwood, mentre nel 2019 la direzione artistica è passata a Anastase Démétriadès, che prosegue oggi la missione del fondatore con una visione aperta e contemporanea.
Una storia che continua, tra passato e futuro
Oggi Musica Antica a Magnano è molto più di un festival: è un laboratorio vivente dove strumenti storici dialogano con la ricerca musicologica e dove giovani talenti possono crescere accanto a maestri affermati.
Alcuni degli artisti più acclamati della scena internazionale – da Jordi Savall alla European Union Baroque Orchestra – sono passati da qui. Al tempo stesso, ex studenti del festival – come Silva, Eleonora e Davide – sono tornati da professionisti a calcare lo stesso palco che li ha formati.
Con l’apertura di nuove sedi come Donato e il progetto in corso di una biblioteca e archivio digitale, Musica Antica a Magnano continua a innovare pur restando fedele al proprio spirito originario. La targa dedicata a Bernard Brauchli, posata nel 2023, è più di un ricordo: è un segno tangibile di un’eredità viva, alimentata oggi dall’impegno di sua figlia Thérèse Cuttelod, presidente dell’Associazione.
Un invito al viaggio
Partecipare a Musica Antica a Magnano significa vivere un’esperienza immersiva dove ogni nota diventa racconto, ogni luogo si fa teatro di emozioni. Non si tratta solo di ascoltare musica, ma di ritrovare un senso di comunità intorno a una passione condivisa: quella per le radici sonore della nostra civiltà.
Nel 2025, a quarant’anni esatti dal primo concerto, il festival conferma la sua vocazione: condivisione, autenticità, qualità. Chi varcherà i confini di Magnano per partecipare a questa nuova edizione, non ascolterà semplicemente un concerto. Vivrà una festa antica, in cui ogni suono è una storia che ritorna.
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