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Il Comune della Valle Sacra ha inaugurato la Strada del Blues e la "Libroteca", una biblioteca aperta a tutti con una sezione dedicata agli amanti di questo genere musicale così apprezzato in Canavese

BORGIALLO E IL BLUES: SODALIZIO VINCENTE

Ai cittadini di Borgiallo piace il Blues

La “musica del diavolo” è più viva che mai in Valle Sacra. Sembra una contraddizione di termini, ma è quanto sta succedendo da qualche anno a Borgiallo, piccolo Comune di seicento abitanti della Valle Sacra, e la musica blues, che in alcune leggende è chiamata anche la musica del diavolo.

Dal 2013 a Borgiallo si organizza un festival di musica blues a cui hanno partecipato artisti internazionali, giornalisti musicali del panorama nazionale e tanti spettatori soddisfatti. Ad oggi hanno avuto luogo sette edizioni ma, come per molte manifestazioni, in questi ultimi due anni è stato impossibile pensare di organizzare eventi con pubblico, senza abbandonare la formula gratuita ed impegnandosi a rispettare tutte le norme di prevenzione. Ma ormai un legame tra il blues e la comunità di Borgiallo si era creato e si è voluto celebrare, rendendolo indissolubile e permanente. Se infatti le edizioni del festival portavano la musica blues tra le strade del paese a cadenza annuale, le due iniziative inaugurate domenica 25 luglio 2021 sono stabili e soprattutto durature nel tempo.

La Strada del Blues

La prima attrattiva è La Strada del Blues, un percorso di 3 km tra i boschi di Borgiallo, un sentiero facile, immerso nel verde, accessibile a tutti anche alle  mountain bike. Lungo il percorso sono posizionati quattro punti di ascolto tramite pannelli con codice QR code per ascoltare la storia del blues, brevi audio di tre minuti circa che trattano nell’ordine: il blues come strumento di sollievo e di riscatto, la musica del diavolo, la voce della comunità ed il linguaggio universale. La narrazione è stata curata dal giornalista musicale Edoardo Fassio, mentre la versione inglese da Irene Fassio. Si possono anche ascoltare alcuni dei brani più celebri di questo genere musicale, magari sostando su una delle panchine che corredano i punti di ascolto. Questo percorso è permanente ed è ben indicato dalla segnaletica e da colorate chitarre che indicano la strada da seguire nei bivi che si incontrano.

Una biblioteca con più di 7000 libri

Un grosso investimento da parte dell’Amministrazione Comunale è stato fatto per la Biblioteca, inaugurata domenica e aperta a tutti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00. Battezzata Libroteca, al suo interno è presente una selezione accurata di testi blues, con cimeli ed immagini di repertorio delle edizioni del festival. I testi scelti, già oltre sessanta, sono specifici e pertinenti, alcuni di questi sono edizioni d’oltreoceano, che arrivano direttamente dall’Università del Mississippi. Un simbolo importante per un paese così piccolo, che vuole cercare di attrarre sempre più appassionati alla musica blues ma anche avvicinare alla lettura un numero sempre maggiore di cittadini.

La Libroteca è gestita da volontari, coordinati da Marita Oberto, presidentessa del comitato di gestione della biblioteca. Appena aperta, la Libroteca conta già oltre 7000 titoli: 800 libri per bambini e ragazzi, 40 libri antichi, 200 pubblicazioni di storia locale, oltre i già citati libri sul blues. Si stanno già pensando a nuove idee su come utilizzare lo spazio della biblioteca e come coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini.

 

Edoardo Fassio: la parola all’esperto

 

Edoardo Fassio, giornalista musicale, conduttore radiofonico, scrittore e tra i maggiori esponenti della cultura blues, non solo a livello nazionale, ha curato i brani della strada del Blues e consigliato i titoli per la sezione tematica della Libroteca. Entusiasta dell’iniziativa, secondo lui Borgiallo è un esempio di come un piccolo paese e un piccolo gruppo di persone, mossi dalla passione, da una buona idea iniziale siano stati in grado di sviluppare un progetto più vasto e di coinvolgere sempre più soggetti. Queste due iniziative appena inaugurate per lui sono un punto di partenza per aumentare sempre di più la fedeltà del pubblico di appassionati e per proiettare un contesto locale piccolo e di provincia su una scala nazionale. Il Festival di Borgiallo nelle precedenti edizioni aveva ospitato più artisti americani, inserendo così Borgiallo nella mappa internazionale del blues. La libroteca, con volumi così specializzati, si presta a diventare un centro di approfondimento della cultura blues a cui si possono solo aggiungere nuove pubblicazioni ed iniziative.

Il Blues come motore di sviluppo di una comunità

Alla cerimonia di apertura hanno partecipato tutte le persone coinvolte in questo progetto e, prima del taglio del nastro della Libroteca, si sono tenuti dei brevi discorsi benaugurali e ringraziamenti verso tutti i volontari che si sono prestati, in modi diversi, per la buona riuscita di questo progetto investendo il loro tempo e la loro esperienza.

La sindaca di Borgiallo, Franca Cargnello, si è detta molto soddisfatta del senso di comunità che si è creato sotto il nome del blues. L’amministrazione comunale ha creduto ed investito nel progetto, coinvolgendo diversi volontari, figure indispensabili nelle iniziative dei piccoli paesi. L’augurio è che queste due nuove iniziative possano dare ancora più visibilità al paese, per attirare sempre più appassionati di musica blues fino a poter creare una vera e propria connotazione turistica per Borgiallo e per la Valle Sacra, più in generale.

Per l’associazione culturale Diversa-Mente, che organizza il festival, nella figura di Bruno Basolo, sia la strada del blues che la Libroteca sono due elementi importanti in un’ottica di comunità e di continuità. Comunità perché da un piccolo gruppo iniziale si sono aggiunti sempre più soggetti che, ognuno con le proprie idee e la propria esperienza, hanno contribuito a consolidare il sodalizio tra il paese e la musica. Continuità perché, avendo dovuto annullare due edizioni del festival, si sentiva l’esigenza di far tornare in qualche modo la musica blues tra le strade del paese e sapere di averlo fatto con installazioni permanenti rende orgogliosi tutti i soggetti che hanno partecipato.

La giornata di inaugurazione si sarebbe dovuta concludere con un concerto, ovviamente blues, e poi con una jam session aperta a tutti. Purtroppo, causa mal tempo, sono state rimandate a domenica 8 agosto 2021: un’occasione, per chi volesse, a provare “La strada del Blues” e poi concedersi un meritato concerto dal vivo.

Per maggiori informazioni sulle iniziative legate al mondo del blues in Canavese: https://www.facebook.com/borgiallobluesfestival

blues-borgiallo-rivista-promuovere-canavese-8
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