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ÀIVA, SEGNI D’ACQUA NELLE VALLI DI LANZO

ÀIVA, un viaggio fotografico nella memoria liquida delle montagne

Nel cuore delle Alpi piemontesi, dove i torrenti scolpiscono la roccia e il silenzio delle valli conserva le tracce del tempo, si rinnova un appuntamento capace di unire arte, natura e memoria: ÀIVA. Segni d’acqua nelle Valli di Lanzo. Dal 12 luglio al 31 agosto 2025, l’antica Confraternita accanto alla chiesa parrocchiale di Lemie ospita una tappa speciale di questa mostra fotografica itinerante, curata dalla Società Storica delle Valli di Lanzo.

Che cos’è ÀIVA?

ÀIVA, il cui nome richiama la parola occitana per “acqua”, non è solo una mostra, ma un progetto culturale che indaga il legame profondo tra gli abitanti delle Valli di Lanzo e i corsi d’acqua che ne disegnano l’identità.

Ideato da Aldo Audisio e Laura Gallo, ÀIVA nasce nel 2019 con l’intento di valorizzare il paesaggio idrico delle tre valli alpine torinesi attraverso uno sguardo artistico e documentaristico insieme.

Il progetto si sviluppa attorno a un nucleo di circa ottanta fotografie in bianco e nero, realizzate tra dicembre 2019 e gennaio 2020 da un gruppo di fotografi già membri dell’associazione Oculus Digitale. Le immagini, scattate poco prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, costituiscono oggi una testimonianza preziosa non solo del paesaggio naturale, ma anche di un momento sospeso nella storia recente.

La mostra a Lemie

Per ragioni logistiche, l’edizione di ÀIVA allestita a Lemie presenta una selezione di quaranta fotografie, rappresentative dell’intero territorio delle tre valli. Dai ghiacciai che sfiorano il cielo fino alle arcate del Ponte del Diavolo di Lanzo, ogni scatto diventa una finestra su un mondo in cui l’acqua è protagonista silenziosa e onnipresente.

L’esposizione si inserisce in un contesto architettonico di grande suggestione: l’ex Confraternita, spazio carico di storia e spiritualità, accoglie le immagini trasformandole in presenze vive, capaci di dialogare con il visitatore e con l’ambiente.

Gli autori e il progetto fotografico

La forza di ÀIVA risiede anche nella coralità della sua realizzazione. Il coordinamento fotografico è stato affidato ad Andrea Maina, mentre la realizzazione delle immagini ha coinvolto ben quindici fotografi: Enrico Barale, Piervincenzo Bondonio, Maria Bufano, Luigi Casavecchia, Alberto Dagna, Alberto Dumassi, Pierangelo Gambotto, Aurora Intile, Andrea Maina, Federico Moschietto, Alessandro Pereno, Maurizio Rosati, Giuseppe Scrima, Giuliana Vittonetto. Alla logistica ha collaborato anche Giannetto Massazza.

Ogni fotografo ha saputo restituire, con sensibilità e rigore, la bellezza fragile e potente delle acque alpine: dai ruscelli effimeri alle cascate impetuose, dai laghi glaciali agli antichi canali d’irrigazione.
Una storia in movimento.

Fin dalla sua prima esposizione, ÀIVA ha viaggiato attraverso diverse sedi, conquistando anche spazi internazionali. Ogni tappa ha portato con sé nuove letture, nuovi sguardi, e ha rafforzato il dialogo tra chi vive le valli e chi le visita.

La mostra rappresenta oggi un punto di riferimento per chi cerca forme nuove per raccontare il paesaggio alpino, non attraverso la nostalgia o il folklore, ma con uno sguardo contemporaneo e profondamente legato al territorio.

Programma e orari

L’esposizione “ÀIVA. Segni d’acqua nelle Valli di Lanzo” sarà visitabile fino al 31 agosto 2025, ogni sabato e domenica con i seguenti orari: mattino 10-12, pomeriggio 15-18

Per eventuali aggiornamenti sugli orari o visite guidate, è consigliabile consultare il sito del Museo Tazzetti, partner informativo del progetto.

Oltre la mostra: un invito all’esplorazione

ÀIVA è anche un invito all’esperienza diretta: le immagini esposte non vogliono essere solo osservate, ma vissute. Spingono il visitatore a mettersi in cammino, a scoprire le sorgenti nascoste, i ponti di pietra, i mulini abbandonati, e quei dettagli che spesso sfuggono a uno sguardo distratto.

Il percorso fotografico diventa così un’anticipazione, un assaggio, una mappa emotiva che orienta verso il vero protagonista: il paesaggio delle Valli di Lanzo.

Un festival d’acqua e di memoria

Più che una semplice mostra, ÀIVA è diventata nel tempo un festival diffuso, una rete di eventi e di sguardi che si intrecciano attorno a un elemento essenziale e vitale: l’acqua. Non si tratta solo di celebrarla, ma di riconoscerne l’importanza ecologica, culturale e simbolica, specialmente in un’epoca di mutamenti climatici e crisi ambientali.

In questo senso, ÀIVA si propone come un gesto civile e culturale insieme, capace di unire l’estetica della fotografia a un impegno profondo verso il paesaggio e la comunità che lo abita.

Un racconto corale e poetico che restituisce dignità a quei segni d’acqua che, spesso silenziosi, modellano la vita e la memoria di un intero territorio.

Chi visita la mostra a Lemie non porta via solo delle immagini: porta con sé un invito a guardare con occhi nuovi, a rallentare il passo, ad ascoltare l’acqua che scorre. E che da secoli, nelle Valli di Lanzo, racconta storie fantastiche.

© Promuovere Persone Culture Territori

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