Anche quest’anno, dall’1 al 4 dicembre si rinnova a Torino l’appuntamento con il Festival del Classico ideato e promosso dalla Fondazione del Circolo dei Lettori di Torino e il cui tema quest’anno sarà il lavoro.
Informazione, cultura e spettacolo al Festival del Classico per interpretare il mondo contemporaneo
Come di consueto il Festival del Classico di Torino propone lezioni, dialoghi, reading, dispute dialettiche, presentazione di libri e spettacoli teatrali che hanno sì radici nella letteratura, nella storia e nella filosofia ma con l’intento di dare lettura sincera dei tempi moderni. Dunque il Festival del Classico non è un semplice tuffo nel nostro passato più lontano e polveroso ma un’indagine tra frammenti di vita e sistema di valori così lontani dai nostri «eppure percepiti come ambiguamente vicini», scrive Luciano Canfora presidente onorario del Festival: una bussola insomma che attraverso la cultura classica ci consenta di interpretare il presente e orientarci verso il futuro.
“Lavoro: condanna, diritto, utopia” è Festival del Classico 2022
Lavoro: condanna, diritto, utopia è il titolo di questa 5° edizione che l’1, 2, 3 e 4 dicembre vedrà alternarsi a Torino palcoscenici e volti noti della cultura italiana, intellettuali, scrittori, giornalisti, artisti e studenti degli istituti secondari superiori per confrontarsi proprio sul tema del lavoro. E il punto di osservazione sarà via via differente: le contraddizioni della città, ieri come oggi, ad Atene come a Torino; l’umanità errante, ieri come oggi, che si spinge verso lidi lontani per ragioni storiche, ambientali e economiche. Le donne imprenditrici, proprietarie e amministratrici di fabbriche, usuraie e commercianti, detenute e schiave coinvolte nella vita della polis e che ieri come oggi trovano una “collocazione” fra divisioni di genere e stereotipi.
Torino apre le porte al Festival del Classico
Come nelle edizioni passate, la storica sede di via Bogino a Torino sarà affiancata da altre location sparse per la città come le OGR, Officine Grandi Riparazioni – binario 3, che venerdì 2 dicembre alle ore 21 proporranno la reading di Ascanio Celestini dal titolo Non possiamo abituarci a morire. Fabbriche, dismissioni, esistenze precarie.
Anche la programmazione degli appuntamenti sarà diffusa lungo l’arco della giornata, proprio per garantire ad un pubblico il più vasto e variegato possibile di poter assistere al Festival.
E chi non avesse la possibilità di partecipare potrà vedere o ascoltare gli incontri su YouTube e in podcast su SounCloud.
Tutte le informazioni sugli orari, sugli ingressi a pagamento e sulle modalità di accesso a quelli gratuiti si trovano facilmente sul sito del Festival e sulla locandina.
Insomma, tutto questo e tanto altro ancora è il Festival del Classico 2022 di Torino.
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