Ar(s)monie, l’incipit di una storia che viene da lontano
C’è un momento magico, nelle calde mattine di luglio in Valle di Viù, quando la luce accarezza dolcemente le facciate degli antichi alberghi di villeggiatura. È proprio in una di queste mattine, il 5 luglio 2025 alle ore 11, che all’ex Albergo Miramonti di Viù prenderà vita Ar(s)monie per la Villeggiatura, un progetto culturale che sa di antico e di contemporaneo insieme. Non il solito evento istituzionale, ma piuttosto l’inizio di un viaggio collettivo alla riscoperta di un territorio che per secoli ha affascinato aristocratici, artisti e cercatori di quiete.
Un programma che è già un racconto
Ore 11 – Presentazione con il cuore
Immaginate non il classico taglio del nastro, ma qualcosa di più intimo: come quando si apre insieme un vecchio baule ritrovato in soffitta. I rappresentanti del Comune di Viù, Rubiana, della Pro Loco Viù e delle associazioni Art d’els Alp, Ars Rubiana e La Meridiana nel Bosco ci guideranno in questo primo passo. Sarà l’occasione per capire come Ar(s)monie ridarà voce a storie quasi dimenticate, a quelle tracce lasciate dai villeggianti ottocenteschi che cercavano in queste valli refrigerio e ispirazione.
Dalle 12.30 – “Assaporare la memoria”
Non chiamatelo semplicemente rinfresco. Qui ogni boccone sarà accompagnato da un frammento di storia: mieli di alta quota abbinati a pagine di diari d’epoca, formaggi locali che parlano di malghe e transumanze, tutto mentre nell’aria risuonano le melodie antiche che i pastori cantavano durante l’alpeggio. Un vero e proprio concerto di sensi per cominciare a sentire quell’armonia tra uomo e natura che dà il nome al progetto Ar(s)monie.
Un’avventura collettiva che ci riguarda tutti
Quello che partirà a luglio non è un semplice calendario di eventi, ma un’esperienza che parla direttamente al cuore di chiunque ami queste valli. Selezionato tra ben 85 progetti dal bando “Territori in luce” della Compagnia di San Paolo (che lo sostiene con 55.000 euro), Ar(s)monie ci porterà a riscoprire l’epoca d’oro della villeggiatura tra il 1850 e il 1950, quando queste valli erano il rifugio preferito dell’élite torinese.
Artisti contemporanei dialogheranno con i custodi delle tradizioni locali in un continuo scambio generazionale, mentre i ricordi degli anziani si intrecceranno con la curiosità dei più giovani. L’ispirazione viene da lontano: proprio a Viù, nel 1887, il poeta Giovanni Camerana scrisse “Le ore di Viù” durante un soggiorno estivo, e molte altre personalità hanno trovato in queste valli la loro musa ispiratrice.
Trasformazioni magiche in corso
Ar(s)monie vuole riaccendere quella magia attraverso trasformazioni suggestive: vecchie case di villeggiatura diventeranno spazi espositivi temporanei, sentieri dimenticati si trasformeranno in percorsi artistici a cielo aperto, e borgate semiabbandonate torneranno a vivere come palcoscenici per performance uniche.
Il nome stesso è un piccolo capolavoro di significati: è l’arte che incontra le armonie naturali, è la tecnica antica (l’ars latina) che si sposa con le melodie della tradizione, è la perfetta sinfonia tra passato e futuro che risuonerà in ogni iniziativa.
Un anno e mezzo di scoperte emozionanti
Dalla presentazione di luglio fino al 2026, ci aspetta un ricco percorso di scoperta. Artisti lavoreranno a stretto contatto con il territorio durante residenze creative in baite riconvertite, potremo partecipare a passeggiate narrative alla scoperta di angoli carichi di storia, e imparare antichi mestieri legati alla villeggiatura attraverso laboratori partecipativi.
Come far parte di questa magia?
L’appuntamento del 5 luglio è aperto a tutti: a chi ha radici in valle e vuole condividere ricordi e fotografie d’epoca, ad artisti curiosi di misurarsi con un territorio vivo e stimolante, ma anche a semplici appassionati pronti a lasciarsi incantare.
“Ar(s)monie per la Villeggiatura non è un punto di arrivo, ma un porto da cui salpare insieme – confidano gli organizzatori – Come i vecchi villeggianti che arrivavano qui in carrozza, ci prepariamo a un viaggio lento, dove ogni scoperta avrà il gusto della meraviglia”.
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