Per chi sceglie di trascorrere l’estate nelle Valli di Lanzo, l’Associazione culturale di ricerca storico-archeologica Paolo Savant propone una serie di interessanti appuntamenti e alcune novità.
“I monti, le pietre, l’uomo” un fascicolo sulla storia delle Valli di Lanzo presentato a Cantoira
Finalmente è pronto il nuovo fascicoletto con i ritrovamenti dell’Associazione, di cui si parlava già alcuni mesi fa: il tempo che è stato necessario per portarlo a termine indica l’attenzione che abbiamo avuto nel redigerlo. “I monti, le pietre e l’uomo” è un testo semplice composto da una quarantina di pagine ricche di immagini e informazioni sintetiche e dettagliate che mancavano nei precedenti lavori; ovviamente non è stato possibile raccogliere tutte le località ma qui ve ne sono già moltissime, abbastanza per condurre il lettore in un viaggio meraviglioso attraverso le montagne delle Valli di Lanzo e della Valle Tesso. Durante questo percorso, ci si imbatterà in diversi tipi di pietre: alcune ospitano diverse incisioni, altre ci si presentano sotto forma di curiosi monoliti, ma tutte ci raccontano una storia che per noi è difficile da comprendere; è quella dell’uomo del passato, qualcuno che prima di noi ha avuto una forma di dialogo con quel materiale naturale che sin dalle epoche più remote ha significato qualcosa di prezioso per l’essere umano da diversi punti di vista, come ad esempio il fatto di essere il supporto più duraturo per trasmettere in qualche modo messaggi, pensieri e sentimenti. Il fascicolo in questione non ha la pretesa di essere un trattato scientifico di archeologia, in quanto contiene al suo interno siti di interesse archeologico (ad es. il masso del Laietto ad Ala di Stura e il masso delle Adrette a Mezzenile) ma anche altri di interesse antropologico (il masso del Selvai sulla strada per il santuario di Marsaglia e il rifugio Salvin in Valle Tesso) e altri ancora in attesa di verifica (come per es. il probabile allineamento tra il Sole, pietre e acqua al Lago di Monastero, Valle Tesso); lo scopo di questo testo è invitare le persone a immergersi nel mondo della natura, nel rispetto della montagna e di ciò che offre, con l’umiltà necessaria per ascoltarla senza pretendere di avere necessariamente la precisa comprensione di ciò che si sta osservando.
Il testo è stato redatto da Ilmen Gavassa, presidente del sodalizio, e Valentina Genovese, laureata in Beni Culturali e socia del gruppo. Sarà disponibile alla 25esima edizione della Fiera dell’Artigianato tipico delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone che si avrà luogo a Cantoira il 6 e il 7 luglio, e dove l’Associazione sarà presente per esporre alcuni tabelloni delle più belle mostre organizzate fino ad ora: quella dei massi incisi, quella della giovane Letizia Airola di Mathi che a inizio ‘900 si trasferì negli Stati Uniti a cercar fortuna, quella sull’80° Brigata Garibaldi che militò nelle Valli di Lanzo durante gli anni della Resistenza e così via…
14 luglio: una nuova mostra nella sede dell’associazione storica “P. Savant” a Chiaves
Da domenica 14 luglio invece si potrà visitare la sede dell’Associazione a Chiaves (Monastero di Lanzo, TO) dove al piano terra verrà esposta la nuova mostra “Pietre e simboli: tracce del misterioso passato piemontese”. La mostra in questione si suddivide in due parti e non riguarda unicamente testimonianze delle Valli di Lanzo, ma ha un respiro più ampio: la prima è dedicata ad Augusto Vergnano di Giaveno, un appassionato di Storia e archeologica che amava tutto ciò che di antico e di curioso il Piemonte ha da offrire. La sua profonda amicizia con Ilmen Gavassa lo ha spinto a confrontarsi con lui inviandogli numerose foto di ciò in cui si imbatteva: curiosi ripari sotto roccia che raccontano la vita dei pastori sui monti, probabili menhir, incisioni rupestri di dichiarato interesse archeologico e così via. Protagonista di tutto ciò è sempre la pietra.
La seconda parte della mostra invece si concentra su altri siti famosi del Piemonte di interesse archeologico rientranti nell’ambito dell’arte rupestre: stiamo parlando delle suggestive pitture della Balma dei Cervi (VCO) e quelle della Balma di Mondon (Val Pellice, TO); ci saranno anche le misteriose figure incise dei guerrieri della Valcenischia, le spirali della Val di Susa e molto altro, portando il visitatore in un mondo remoto di cui molti significati sfuggono a noi osservatori moderni.
Al primo piano poi sarà possibile visitare la consueta mostra permanente sui massi incisi e i monoliti delle Valli di Lanzo, che quest’anno più che mai meglio si inserisce all’interno del percorso di visita, in quanto l’ospite, dopo aver avuto un’idea generale ma precisa di ciò che offre il Piemonte, potrà vedere confronti e differenze propri invece delle Valli di Lanzo, inserite quindi in un contesto più ampio che rende più chiare le manifestazioni che qui si trovano.
La mostra sarà aperta ogni domenica a partire dal 14 luglio fino a fine agosto con orario 10-17 e l’ingresso sarà libero; aggiornamenti e locandine saranno pubblicati di volta in volta sui canali social dell’Associazione, poiché potranno esserci aperture straordinarie in occasione di feste di paese ed eventi nella zona. Inoltre, durante l’apertura delle mostre, sarà disponibile il nuovo fascicolo “I MONTI, LE PIETRE E L’UOMO”.
20 e 21 luglio: videoproiezione ed escursione sulle tracce dell’arte rupestre nelle Valli di Lanzo
Successivamente, un altro weekend a luglio diventa occasione per avventurarsi nel mondo dell’arte rupestre: si tratta di sabato 20 luglio e di domenica 21 luglio; entrambi questi appuntamenti sono stati organizzati con l’importante contributo della Pro Loco di Ala di Stura.
Il primo appuntamento sarà al Grand Hotel di Ala di Stura nel pomeriggio con una videoproiezione dal titolo “L’arte rupestre tra leggenda e tradizione – La roccia incisa nella tradizione e nella cultura popolare delle Valli di Lanzo e dintorni”, occasione in cui Valentina Genovese mostrerà immagini di rocce incise di diverse epoche, alcune molto antiche e altre più recenti, riflettendo non solo sulle incisioni che ospitano ma anche su come queste pietre particolari siano entrate nella tradizione e nella cultura dei locali; si parlerà infatti anche di miti e leggende nati intorno a queste particolari manifestazioni del pensiero dell’Uomo. Il secondo appuntamento invece sarà un’escursione al masso del Laietto (Ala di Stura, TO) in compagnia dei soci della Paolo Savant e della Pro Loco. Il masso in questione è stato segnalato dal sodalizio alla Soprintendenza; il dottor Francesco Rubat Borel, condotto dai soci sul posto, ne ha verificato l’interesse archeologico pubblicando successivamente un articolo sui Quaderni di Archeologia del Piemonte (RUBAT BOREL F. 2020. Ala di Stura, località Laietto in Quaderni di Archeologia del Piemonte, n.4, Torino, pp. 171-172); il masso del Laietto offre incisioni praticate da mani vissute in epoche diverse, dall’età del Ferro per i pediformi (impronte di piede) all’epoca storica per nomi, date e la celebre scritta in ebraico.
3 agosto: visita al masso delle Adrette a Mezzenile
Il 3 agosto invece, un altro interessante masso inciso aspetta il pubblico: si tratta del masso delle Adrette (Mezzenile, TO), dove l’Associazione Paolo Savant insieme alla Pro Loco di Mezzenile condurrà tutti coloro che vorranno osservare uno dei massi incisi dell’età del Ferro più belli delle Valli di Lanzo: sulla sua superficie, infatti, si dispiegano una serie di coppelle intersecate da canaletti, sul cui significato misterioso non vi sono ancora risposte. Anche questo luogo è stato riconosciuto di interesse archeologico dalla Soprintendenza in seguito alla segnalazione da parte dell’Associazione (RUBAT BOREL F. 2020. Mezzenile. Località Adrette in Quaderni di Archeologia del Piemonte, n,4, Torino, pp. 193-194)
In caso di maltempo, l’escursione sarà rimandata al 6 agosto.
Per tutti questi eventi maggiori informazioni, come orari, punti di ritrovo e modalità di iscrizione, saranno comunicate di volta in volta sulla pagina FB dell’Associazione (Associazione di ricerca storico-archeologica P. Savant) o sul profilo Instagram , nonché sulle locandine che verranno pubblicate in merito.
È anche disponibile l’indirizzo mail asspaolosavant@gmail.com
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